La radice dell’orto: ecco le verdure che crescono sotto terra e i loro benefici sorprendenti

Nel vasto panorama dell’orto, le radici commestibili rappresentano una categoria affascinante di verdure, spesso sottovalutate rispetto alle più vistose parti aeree delle piante. Eppure, gli ortaggi che crescono sotto terra racchiudono una sorprendente concentrazione di elementi nutritivi e proprietà benefiche, tanto da essere considerati veri e propri tesori per la salute umana. Dagli amidi ai minerali, dalle vitamine alle fibre, le radici dell’orto sono da millenni una risorsa chiave per l’alimentazione, la cucina e il benessere.

I protagonisti sotterranei: varietà e caratteristiche

Tra le verdure che crescono sotto il livello del suolo si distinguono diversi gruppi, suddivisi in base alla parte della pianta che si consuma:

  • Radici vere e proprie, come carote, pastinaca, barbabietole, daikon, rapa, scorzonera e radice di prezzemolo.
  • Tuberi, di cui il più famoso è la patata, ma si includono anche topinambur, batata e manioca.
  • Bulbi, come cipolla, aglio e scalogno.

Ogni categoria si distingue per gusto, consistenza e valori nutrizionali. Ad esempio, i tuberi sono spesso ricchi di amido, fondamentale per il fabbisogno energetico dell’organismo, mentre le radici vere e proprie offrono un apporto notevole di carotenoidi, vitamine e antiossidanti.

Benefici sorprendenti delle radici commestibili

Il consumo regolare di verdure sotterranee favorisce numerosi processi fisiologici. Le radici commestibili si rivelano infatti:

  • Un’eccezionale fonte di fibre, utili al benessere intestinale e alla prevenzione di disturbi digestivi.
  • Una riserva di energia a lento rilascio, grazie all’alto contenuto di carboidrati complessi.
  • Ricche di minerali come potassio, calcio e manganese, indispensabili per la funzione muscolare e nervosa.
  • Cariche di vitamina C e altre sostanze antiossidanti, importanti per il sistema immunitario e per combattere lo stress ossidativo.
  • Determinanti nella regolazione glicemica e nella prevenzione di alcune patologie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.

Un esempio emblematico è la patata, che fornisce potassio in quantità paragonabili o superiori a molte verdure di superficie e rappresenta una delle principali fonti alimentari mondiali di energia. Allo stesso modo, la barbabietola contiene betaina e nitrati naturali, sostanze associate al miglioramento della pressione arteriosa e della funzionalità vascolare.

Radici meno note, ma preziose per la salute

Alcune radici meno conosciute meritano particolare attenzione sia per la ricchezza nutrizionale sia per le interessanti proprietà terapeutiche. La scorzonera e la scorzobianca, oggi poco frequenti sulle tavole italiane, offrono un elevato contenuto di inulina, una fibra solubile che contribuisce a regolare i livelli di zucchero nel sangue e ad alimentare la microflora intestinale benefica.

La pastinaca, simile alla carota ma di colore bianco, è una risorsa invernale eccellente, densa di vitamina C e di fibre, ideale per sostenere le difese nei mesi più freddi. Da non dimenticare il sedano rapa, dalle virtù depurative e rimineralizzanti, noto anche per la capacità di aiutare la funzione tiroidea e contrastare la ritenzione idrica.

Tra le curiosità non può mancare la radice di ortica, che concentra polisaccaridi e steroli utili per il benessere prostatico, particolarmente indicata per la prevenzione dei disturbi da ipertrofia prostatica benigna. Recenti studi ne hanno confermato l’efficacia nel ridurre i sintomi e nel rallentare la progressione della patologia, grazie a un’azione inibitoria sui processi infiammatori e una marcata funzione diuretica.

Il topinambur, noto anche come carciofo di Gerusalemme, si distingue per l’alto contenuto di inulina e per la sua azione prebiotica, favorendo lo sviluppo di una flora intestinale equilibrata e il controllo della glicemia. La sua coltivazione versatile e la capacità di resistere al freddo lo rendono perfetto per l’orto invernale.

Coltivazione e conservazione: consigli pratici

Uno degli aspetti più interessanti delle verdure che crescono sotto terra è la loro capacità di conservazione. Dopo la raccolta, se ben pulite dalla terra e tenute in un luogo fresco e asciutto, le radici e i tuberi possono essere consumati anche a distanza di settimane o mesi, qualità che li rende indispensabili nelle stagioni fredde e nei periodi di scarsità alimentare.

Dal punto di vista agronomico, per ottenere ortaggi sotterranei saporiti e ben formati, è essenziale:

  • Lavorare a fondo il terreno, rendendolo soffice e ben drenato.
  • Evitate ristagni idrici, che potrebbero favorire il marciume delle radici o dei tuberi.
  • Arricchire il suolo con sabbia se la terra è troppo argillosa, garantendo così la corretta formazione dei bulbi e delle radici.
  • Coltivare in aiuole rialzate o predisporre canali di deflusso per migliorare il drenaggio.

La maggior parte di queste piante necessita di un ciclo colturale più lungo rispetto agli ortaggi di superficie, ma una volta raccolte, la loro durabilità ripaga abbondantemente il tempo e le cure dedicate.

Utilizzi culinari e curiosità

Grazie ai loro gusti delicati o aromi intensi, le radici commestibili si prestano a moltissime ricette: dalle zuppe agli stufati, dai purè agli arrosti, dalle chips croccanti alle insalate fresche. La carota resta uno degli ingredienti più versatili, ma anche la patata e le sue varietà colorate offrono infinite possibilità in cucina, con un valore aggiunto di ricchezza nutrizionale.

Le carote colorate – gialle, rosse, viola – un tempo comunissime negli orti europei, si stanno riscoprendo oggi per il loro contenuto unico di pigmenti e antiossidanti. Sono perfette per dare un tocco creativo ai piatti e per offrire ai più piccoli una varietà di sapori e benefici inaspettati.

Nell’orto come in cucina, le radici sotterranee continuano a rappresentare una fonte di scoperta e innovazione, unite però a una tradizione millenaria di semplicità e genuinità. Integrare queste verdure nella propria alimentazione è un investimento per la salute, un gesto di valorizzazione della biodiversità e un omaggio al potenziale nascosto della natura.

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