I 5 cibi che abbassano il rischio di tumore secondo la scienza

Il rapporto tra alimentazione e prevenzione dei tumori è uno dei temi più dibattuti e studiati dalla comunità scientifica internazionale. È ormai noto che scegliere determinati alimenti può contribuire a diminuire il rischio di sviluppo di neoplasie, anche se nessun singolo cibo garantisce la protezione dal cancro. Tuttavia, diversi studi epidemiologici, meta-analisi e ricerche cliniche convergono nell’identificare alcune categorie alimentari come particolarmente benefiche per la salute cellulare e nella riduzione del rischio oncologico.

Verdure crucifere: la forza dei composti fitochimici

Le verdure crucifere come broccoli, cavolfiore, cavolo, cavoletti di Bruxelles e verza sono protagoniste indiscusse in tutte le ricerche sulla prevenzione oncologica. Questi ortaggi sono ricchi di glucosinolati, sostanze fitochimiche che durante la digestione si trasformano in composti attivi come sulforafani e indoli, capaci di ridurre la proliferazione delle cellule tumorali e alterare meccanismi ormonali coinvolti in alcuni tumori, tra cui quelli della mammella. I glucosinolati agiscono attivando enzimi che neutralizzano carcinogeni e favoriscono la morte programmata delle cellule malate. In particolare, il sulforafano, abbondante nei broccoli, viene studiato per la sua capacità di proteggere dal cancro al colon e al retto attraverso l’effetto antiossidante e la modulazione di processi infiammatori.

Il cavolfiore, oltre a condividere con il broccolo molteplici proprietà, è una fonte di vitamina C, K e acido folico, che proteggono le cellule dallo stress ossidativo e supportano il sistema immunitario. Numerosi studi hanno correlato il consumo regolare di questa famiglia di ortaggi con una minore incidenza di tumori al seno, al polmone, alla prostata e al colon.

Noci e frutta secca: alleati nella prevenzione

La frutta seccanoci, è ricca di grassi insaturi considerati “buoni”, oltre che di ellagitannini, polifenoli che i batteri intestinali convertono in metaboliti protettivi capaci di limitare la proliferazione delle cellule cancerogene soprattutto nell’apparato digerente. Il consumo regolare di noci è stato associato, nello studio Harvard condotto su circa 118mila persone, non solo a una diminuzione della mortalità generale, ma anche a un minore rischio di sviluppare alcuni tumori grazie alla presenza di omega-3, fitosteroli, magnesio e fibre, tutti micronutrienti con effetti antinfiammatori e antiossidanti.

Le noci possono essere considerate un vero integratore naturale, ed è consigliato consumarne una piccola porzione quotidianamente per difendere l’organismo dai danni dei radicali liberi e favorire la salute cardiovascolare e cerebrale.

Olio extravergine di oliva: il tesoro mediterraneo

L’olio extravergine di oliva rappresenta uno degli alimenti più studiati per la sua funzione protettiva contro i tumori, in particolare quelli delle vie digestive e della mammella. Ricco di acidi grassi monoinsaturi e di composti fenolici come l’oleocantale, esercita un effetto antinfiammatorio, contrasta lo stress ossidativo e modula positivamente i meccanismi cellulari che regolano crescita e morte delle cellule. I polifenoli dell’olio d’oliva sono in grado di inibire la proliferazione cellulare maligna e proteggere il DNA dai danni provocati da agenti esterni.

L’olio extravergine di oliva è un alimento cardine della dieta mediterranea, riconosciuta dall’OMS per la sua efficacia nella prevenzione di patologie croniche tra cui diverse forme tumorali. La raccomandazione è di privilegiare l’uso a crudo per preservare la biodisponibilità dei suoi composti attivi.

Frutti di bosco: potenza antiossidante

I frutti di bosco come mirtilli, lamponi, fragole, more e ribes sono particolarmente amati dagli scienziati della nutrizione per il loro elevato contenuto di antociani e polifenoli, potenti antiossidanti che proteggono le cellule dallo stress ossidativo e prevengono il danno al DNA. Questi composti preservano l’integrità cellulare, migliorano la risposta immunitaria e contribuiscono a diminuire la formazione di metastasi. Alcune ricerche hanno evidenziato che i frutti di bosco possono rallentare la crescita di cellule cancerogene nei modelli sperimentali del cancro al colon, all’esofago e alla bocca.

Si consiglia di consumarli freschi e di alternare le varietà per assicurarsi la massima copertura di pigmenti protettivi.

Pomodoro e il potere del licopene

Il pomodoro è uno degli alimenti simbolo della prevenzione oncologica grazie alla massiccia presenza di licopene, un carotenoide che conferisce il colore rosso e combatte l’azione nociva dei radicali liberi. Il licopene è particolarmente efficace nel proteggere dalla degenerazione cellulare e nel ridurre il rischio di sviluppo di tumore alla prostata, secondo numerosi studi epidemiologici. La sua biodisponibilità aumenta con la cottura e la presenza di grassi, rendendo la salsa di pomodoro e il sugo all’olio d’oliva tra le combinazioni alimentari più raccomandate per la salute.

Oltre al licopene, il pomodoro contiene vitamine C ed E, acido folico e minerali utili per rafforzare la risposta immunitaria.

Altri alimenti potenzialmente protettivi

Oltre ai cinque principali cibi citati dalla ricerca, meritano attenzione anche:

  • Pesce azzurro come sgombro, sardina e alici: fonte di omega-3 che contrastano l’infiammazione e riducono il rischio di tumori del colon e della prostata.
  • Tè verde: ricco di catechine, composti che hanno dimostrato attività antitumorale e protettiva contro diversi tipi di cancro, soprattutto nelle popolazioni asiatiche.
  • Aglio e cipolla: contengono composti solforati che possono inibire la crescita dei tumori, in particolare dello stomaco e del colon.
  • Spezie come rosmarino, origano e curry: ricche di terpeni e carvacrolo, con effetti antiossidanti e di potenziamento dell’efficacia della chemioterapia.
  • Gestione del rischio e stile di vita

    Gli studi sottolineano che la prevenzione non dipende da un singolo alimento, ma dall’equilibrio e dalla varietà della dieta, dall’attività fisica e dall’assenza di abitudini nocive come il fumo e l’abuso di alcol. La dieta mediterranea rimane il modello alimentare di riferimento, grazie alla presenza frequente di vegetali freschi, pesce, frutta secca e olio extravergine di oliva.

    In sintesi, per abbassare il rischio di tumore secondo la scienza, occorre portare quotidianamente in tavola:

  • Verdure crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoli, cavoletti di Bruxelles)
  • Noci e frutta secca
  • Olio extravergine di oliva
  • Frutti di bosco
  • Pomodori
  • L’autorevolezza di queste indicazioni è sostenuta da numerose ricerche internazionali, dalle linee guida di istituti oncologici e dalle raccomandazioni di organismi quali l’OMS, l’AIRC e le università di Wageningen e Harvard. Una dieta equilibrata e varia, ricca di fibre, antiossidanti e grassi “buoni”, costituisce il primo passo per la salvaguardia della salute e la prevenzione delle patologie tumorali.

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